Montare un codone replica del famoso “boat tail” su uno Sportster scrambler-tracker è un'idea che potrebbe far storcere il naso a molti puristi. Non quando, però, si deve semplicemente lodare il risultato finale.......
Nel lontano 1970, grazie ad una di quelle intuizioni di Willie G. Davidson che lo renderanno famoso negli anni, sulla XLH (ed anche sulla Super Glide) verrà montato il famoso “boat tail”, un rivoluzionario parafango posteriore, dotato di faro tondo, che prenderà questo nome dal mondo della nautica, dal quale è stata tratta l'ispirazione. Il “boat tail” cambierà le forme dello Sportster drasticamente, rappresentando un primo esempio di customizzazione operato direttamente dalla Harley-Davidson.
Date queste premesse, l'idea di montare questo parafango su una moto con ruote artigliate può risultare alquanto bizzarra. Nella Capitale, invece, sono riusciti a trovare la quadratura del cerchio grazie ad una armonia dell'insieme, resa possibile anche dall'utilizzo di una verniciatura nero-lucida, abbinata ad alcune parti del motore.
UP: armonia dell'insieme ed ottima idea di utilizzare il “boat tail”
DOWN: accanto al nero-lucido (dominante) ed il grigio ci sarebbe voluto un colore più acceso in modo da esaltare le qualità costruttive di questa moto.
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