Proprio in questi giorni in cui si sta svolgendo il Motor Bike Expo di Verona ed è da poco partita la Battle of The Kings per la miglior customizzazione su base Sportster Roadster 1200, mi è capitato tra le mani questo vecchio editoriale che mi fa pensare non poco.....
Il buon Luca Mattioli, ponendo al centro delle sue riflessioni la foto di un biker che viaggiava a bordo del suo Sportster chopper con telaio rigido e forcella “springer”, faceva notare come, forse, vi fosse dell'altro in tema di normative riguardanti le modifiche legali alle moto.
Rileggendo questo editoriale a distanza di quasi dieci anni mi accorgo che poco o nulla è cambiato Italia.
Il movimento custom sta vivendo un periodo di fermento forse senza precedenti, abbracciando non solo il settore motoristico in senso stretto, ma anche altri ambiti, diventando un vero e proprio “must”.
Eppure, a fronte di questo notevole consenso, elaborare la moto (o la auto) senza incorrere nelle ire del legislatore è praticamente impossibile: perchè ???
Se il motivo è il rispetto degli standard di sicurezza e ambientali, siamo certi che montando delle parti regolarmente testate ed omologate in Europa il veicolo diventi pericoloso o si contravvenga alle normative ambientali ???? Forse il problema di fondo è un altro. Leggete attentamente l'editoriale.
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