Assetto basso, impostazione di guida distesa, ampie carene avvolgenti che ricordano le “jap” degli anni ottanta.
Anche questo Sportster non sfugge allo stile di Koichi Fujita, patron di An-Bu, nome molto noto negli ultimi tempi sulla scena custom mondiale.
Non si tratta di una vera cafe racer ne, tanto meno, di una moto sportiva in senso stretto, piuttosto di un abile mix messo in risalto dal grande lavoro effettuato sulle sovrastrutture. Carena, serbatoio del carburante e codone trovano armonia delle forme, raggiungendo il perfetto equilibrio tanto caro agli orientali.
Qui nulla è ostentato. E' una moto essenziale che, proprio per questo motivo, forse nella vecchia Europa non troverebbe riconoscimento.
UP: l'ampia ed avvolgente carenatura
DOWN: cromaticamente sotto tono
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