Ispirato alle realizzazioni di “mostri sacri” del custom come Deus e Wrenchmonkees, questo Sportster rappresenta l'essenza minimalista cafè.
Serbatoio, manubrio e sella sono gli elementi fondamentali che bisogna scegliere con cura, per avere un'ottima cafe-racer. Quando si azzecca la combinazione di questi componenti la realizzazione sarà più che buona, anche se difetterà in qualche altro aspetto.
Nel modificare questo Sportster del 1990 si è proprio partiti da questo principio.
Il serbatoio artigianale, i semi-manubri e la sella singola danno l'impostazione di guida caricata in avanti, oltre a donare alla moto un aspetto “old”. Si deve poi aggiungere il grosso lavoro effettuato sul telaio, che ha comportato un riposizionamento della batteria, il montaggio di un serbatoio dell'olio realizzato a mano ed il rifacimento dell'impianto elettrico, ora semplificato.
L'assenza di verniciatura mette in mostra il metallo vivo, conferendo allo Sportster un aspetto ancor più artigianale e minimalista, esaltando le lavorazioni fatte a mano, come le pedane arretrate, lo splendido scarico alto e numerosi altri particolari quali, ad esempio, il porta batteria.
Sebbene imposto dalla filosofia costruttiva di questo Sportster, è da criticare ancora un volta la scelta di segare il telaio posteriormente.
UP: abbinamento sella-serbatoio-manubrio
DOWN: i pneumatici Firestone
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