In questi giorni mi capita di imbattermi in un vecchio “speciale” di Freeway Magazine dedicato ad Harley-Davidson aprendolo, nemmeno a farlo a posta, proprio sull'intervista fatta a Carlo Talamo.
La leggo attentamente e rimango ancora una volta a bocca aperta.
Per anni mi hanno affascinato le sue aziende e le sue “special” (sia Harley-Davidson che Triumph) oltre, ovviamente, alle sue pubblicità.
Questa volta rimango colpito da quanto dice a proposito di Harley e Buell. Carlo sapeva ed aveva previsto tutto già con venti anni di anticipo, ma non è stato ascoltato. Certo. Per molti era un personaggio scomodo e la sua prematura scomparsa ha rappresentato un peso in meno, ma volete mettere se solo fosse stato ascoltato ?????? E non è la sua unica intervista.
Questo rafforza in me la convinzione che abbiamo perso un genio. Un visionario che avrebbe potuto dare un'impronta differente a molte aziende in ambito motociclistico (vedasi Moto Guzzi con la quale aveva iniziato a collaborare poco prima del fatidico incidente).
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