La moto sia stata costruita quasi da "zero" e rappresenta uno degli esempi di massima ingegneria. Inizialmente si voleva utilizzare il telaio originale della Ducati Pantah ma non è stato possibile poichè si presentava in pessime condizioni. L'alternativa era quindi utilizzare quello originale oppure costruirne uno nuovo. Alla fine si è deciso di costruire un telaio partendo da zero in modo da seguire le geometrie Buell (anche se l'interasse è stato maggiorato di 25mm rispetto) e cercando di avere nel contempo l'estetica della Ducati Pantah (utilizzando tubi da un pollice di diametro).
Si è ritenuto necessario utilizzare la forcella (interamente revisionata) M2 Cyclone su ruote Ducati Pantah (da 18 pollici) e freni Brembo prelevati da una Ducati 916, da cui proviene anche l'ammortizzatore di sterzo, mentre quelli posteriori sono della YSS.
Praticamente tutta la moto è stata realizzata attraverso componenti appositamente costruiti (poche concessioni all'after-market come le pedane arretrate Tarozzi), sui quali spiccano il serbatoio del carburante in alluminio e quello dell'olio nascosto sotto la sella. Il motore è rimasto interamente originale, salvo un filtro dell'aria aperto ed un bellissimo scarico sdoppiato che passa sotto il telaio.
Il colore è della Shelby Daytona.
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