Quando si parla di cafe racer si possono seguire diverse strade. Si può comprare una moto moderna (qualche anno addietro era pieno di modelli a tema proposti da gran parte delle case motociclistiche) oppure prendere una qualsiasi moto ed operare una bella trasformazione.
Si può anche comprare una vero esemplare dell'epoca (....se si riesce a trovarne....) oppure si può decidere di crearne uno utilizzando un vecchio motore.
Chi ha elaborato il bellissimo XLCH che vi presentiamo ha scelto quest'ultima strada molto dispendiosa......
La carrozzeria è stata realizzata a mano in alluminio, così come anche il sellino è opera di artigiani. La batteria è stata montata sotto il serbatoio del carburante, mentre il serbatoio dell'olio è incorporato nella parte posteriore del telaio.
Il telaio proviene da uno Sportster del 1973. Dopo essere state eliminate tutte le staffe e supporti necessari lavorando con una smerigliatrice, è stato nichelato. Un nuovo set di forcelle da 35mm sostituiscono le originali e sono abbinate ad un cerchio con mozzo Moto Guzzi con ganascia a doppia cammes e cerchio Borrani da 18 pollici, che viene montato anche posteriormente della stessa misura ma utilizzando un mozzo Sportster. I pneumatici sono Avon Roadrunner.
Il motore ha teste lucidate, accensione Dynatec e carburatore S&S Super E. Lo scarico è un due-in-due artigianale con terminali a trombone senza alcun silenziatore (!!!!!!!!)
Da notare altre finezze realizzate a mano come le pedane arretrate ed i mezzi manubri.
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