Il primo kit cafe racer dedicato allo Sportster arriva dalla azienda americana Storz. La rivista italiana Classic Bike, nel lontano 1994, dedica un ampio servizio.
L'articolo è stato intitolato “American Dream”: il sogno americano. Il primo Sportster 883 Evolution, seconda serie, (dotato di cambio a cinque rapporti e trasmissione finale a cinghia) viene equipaggiato con i componenti Storz ed abbinato alla Dodge Viper. Titolo ed accoppiamento sono del tutto inappropriati, però le foto sono bellissime e rendono pieno merito al kit in alluminio commercializzato dalla Numero Uno, società importatrice e distributrice delle moto americane nel periodo a cavallo tra la metà degli anni '80 e la fine degli anni '90.
Il kit si compone del serbatoio in alluminio lucidato e battuto a mano, secondo la artica arte del battilastra, codone in vetroresina e pedane in alluminio ricavato dal pieno.
La moto oggetto del servizio ha anche interventi al motore che riguardano alberi a cammes e centralina della Scramin'Eagle (il reparto corse della Harley-Davidson) ed il montaggio di uno scarico Supertrapp due-in-uno. Tutti componenti venduti e garantiti dalla Numero Uno.
Si tratta di un'ottima moto, fedele ai canoni della Numero Uno: pochi e ben mirati interventi, riguardanti in molti casi anche il motore, senza apportare modifiche irreversibili alla moto ricercando, nel contempo, una sensazione di lusso, offerta da parti lucidate e cromate messe al punto giusto, abbinate ad una verniciatura di sicuro effetto. Seguendo questi canoni lo Sportster Storz preparato dalla Numero Uno, pur essendo una cafe racer, è lontano dalle moto estreme che poi sono seguite nel corso degli anni.
Le foto e l'impaginazione esaltano ogni aspetto della moto, così come evidenziano l'alta qualità delle lavorazioni effettuate.
UP: l'alta qualità del kit Storz e la meticolosità della Numero Uno nel confezionare un vero e proprio kit, intervenendo anche sul motore.
DOWN: sebbene il servizio sia del 1994 ed all'epoca le cafe racer erano ad appannaggio di pochi, avrebbero dovuto montare dei semi-manubri al posto del drag-bar ed un parafando anteriore molto corto in luogo di quello avvolgente della foto.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.