Nei primi anni duemila la concessionaria HD Taddy's presenta questa scrambler su base Sportster, anticipando di molti anni quello che diventerà un vero e proprio “must”.
Immortalata dalle pagine della allora rivista italiana “Racer” (n.3 di giugno 2005), questo Sportster si presenta in tutta la sua semplicità ed innovatività al tempo stesso.
In un periodo storico in cui il fenomeno della customizzazione inizia a prendere forma, sostanzialmente diviso tra custom e cafe racer, le poche varianti a tema incuriosiscono parecchio.
Da questo punto di vista, infatti, i fratelli Magnoni osano molto non solo proponendo una scrambler (concetto praticamente sconosciuto), ma addirittura utilizzando come base uno Sportster 883 Evolution al quale viene addirittura sostituito il motore originale con uno proveniente da una Buell S1, da quasi 100 cv.
Si tratta di un grosso azzardo che, seppur non immediatamente compreso da tutti, nel tempo darà ancor più credibilità alla concessionaria Taddy's HD.
A parte il trapianto di motore, la “Roller GS” si rivela immediatamente in tutta la sua essenzialità: cerchi a raggi della Akront nelle misure da 18 pollici (posteriore) e 21 pollici (anteriore) dotati di pneumatici tassellati, parafango anteriore da cross in alluminio, manubrio con il traversino e posteriore accorciato montando un parafango più corto e lavorato sui supporti originali del telaio ed una sella da un posto e mezzo ed hanno aumentato la luce a terra attraverso sospensioni dalla più ampia escursione. A corredo di tutto uno scarico due-in-uno della Quat-D.
L'articolo mette in risalto la polivalenza della moto, creata appositamente per poter affrontare ogni tipo di situazione, seppur con un'occhio particolare agli sterrati.
La “Roller GS” è troppo in anticipo sulla futura moda delle scrambler, ma si rivela una moto riuscita e ben costruita, della quale viene messo in risalto lo spirito che l'ha animata attraverso opportune foto, anche se qualche dubbio rimane sulla grafica generale utilizzata.
UP: il bellissimo parafango anteriore in alluminio
DOWN: i cerchi anodizzati gialli stonano non poco
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