Una moto tanto inutile, quanto affascinante, che in Italia sarebbe destinata in qualche salotto. Invece in Giappone la usano quasi quotidianamente.
Di stili e tendenze se ne stanno scoprendo all'infinito e, forse, siamo solo all'inizio di una nuova era del custom che porterà, almeno in alcuni paesi, a sperimentare ancora nuove soluzioni.
L'ultima, in ordine di tempo, è questa XLCH del 1967, costruita dai maestri di Hide Motorcycles, che viene inquadrata tra i “drag-chopper”. Il termine (come dice la parola stessa) fa pensare ad una commistione tra elementi tipici dei dragster ed altri dei chopper anche se, a parte la forma bassa e lunga della moto, il telaio rigido e due scarichi cortissimi, altro non viene in mente, perchè il motore è il caro, vecchio, Ironhead di serie, sul quale sono stati solo montati due carburatori.
Probabilmente anche in Europa prima o poi vedremo customizzazioni simili, anche se resteranno moto da presentare ai bike show. Ma vi immaginate ad utilizzare simile mezzo tutti i giorni per andare al lavoro, magari in una città come Roma, accendendolo alle 6 di mattina dentro il garage di qualche via del centro, per poi partire a manetta tra le mille voragini che presentano le strade della città eterna ???
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