Il Giappone offre una diversa filosofia di vita, rispetto a gran parte dei paesi occidentali, da tutti i punti di vista. Come visto anche il custom non sfugge a questa regola e nemmeno le moto estreme come i dragster.
La parola “dragster” fa venire in mente mezzi dalla forma simile a quella di un missile, bassi e lunghi, altamente tecnologici, con una esasperazione meccanica quasi incontrollabile.
Qualche customizer ha iniziato a sviluppare anche uno stile “dragster”, attraverso moto molto performanti, andando così ad esplorare nuove tendenze.
Ovviamente non sono moto da utilizzare tutti i giorni nel tragitto casa-ufficio.
Il bello di questo dragster su base Sportster è l'artigianalità del mezzo che traspare da ogni dettaglio.
Le sovrastrutture sono state tutte realizzate appositamente lavorando il metallo e gli interventi sul motore hanno beneficiato di soluzioni arcaiche, come il carburatore Weber a doppio corpo oppure i cortissimi collettori di scarico.
Questa moto può far perdere la testa, poichè rimanda ad un concetto essenziale del motociclismo e della velocità, purtroppo dimenticato ai giorni d'oggi.
E la scuola nipponica del custom sta facendo sempre più proseliti nel vecchio continente......
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