Nelle giornate invernali di pioggia, spesso sorseggiando del buon thè inglese, mi chiedo come elaborerei il mio Sportster in chiave cafè racer, se non volessi spendere una fortuna, ma con un risultato finale incoraggiante.
La risposta al mio interrogativo, probabilmente, arriva da questo Sportster 883 del 2000.
Lo stile non rispecchia quello delle cafe racer nate in Inghilterra negli anni cinquanta quanto, piuttosto, quello della XLCR 1000, sempre attuale ed intrigante.
Gli interventi non sono pochi: primo tra tutti il motore portato a 1200 cc tramite un kit Screamin’Eagle che comprende cilindri e pistoni, abbinato a teste Zipper, cammes Andrews, carburatore Mikuni e scarico due-in-uno Supertrapp.
La forcella Showa originale è stata rivisitata internamente e sono stati montati un paio di ammortizzatori posteriori dall’interasse più lungo marchiati Performace Works.
Il lavoro più evidente è nella parte posteriore che ha visto l’eliminazione dei supporti del parafango ed il montaggio di un codone di alluminio (in alluminio marchiato Storz Performance è anche il serbatoio del carburante) abbinato a sella e cover proveniente da una Triumph Thruxton del 2004.
Onestamente questo tipo di modifica non mi è piaciuta, così come in generale non mi piacciono gli interventi sui telai che non permettono di riportare la moto allo stato originale, però questo Sportster è una bella idea.
UP: richiamate in maniera non esagerata le linee dell’XLCR 1000
DOWN: eliminazione dei supporti parafango
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