The Legend of Harley Davidson Sportster

Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 25 giugno 2025

Warr's Super Holigan - XL 1200 CX Roadster

warrs super holigan flat track 1200 roadster by warrs side right

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Il “traverso” nella vecchia Europa sta facendo negli ultimi tempi sempre più adepti, e vi sono sempre più customizzatori che attraverso le loro moto in maniera più o meno diretta, fanno riferimento a quel mondo. Anche noi piace molto e da tempo, da quando nel lontano 1997 vedemmo le Sportster 883 che correvano nel “Trofeo Short-Track” organizzato dalla Numero Uno. 

Date queste premesse,  non potevamo non rimanere colpiti da una moto molto ben costruita, che seguisse questo stile.


All'atto pratico la “Super Holigan” non ha niente di trascendentale, tranne il doppio scarico sul lato destro in stile XR 750 firmato Vance & Hines, il filtro dell'aria aperto (che ha reso necessario mappare la centralina) i cerchi a raggi da 19 pollici che sostituiscono quelli originali in lega nelle misure da 18 pollici al posteriore e 19 pollici all'anteriore, i pneumatici Maxxis Dirt-Track. I ragazzi di Warr's hanno provveduto ad effettuare una generale opera di alleggerimento e di adeguamento allo stile degli ovali in terra battuta, con qualche particolare necessario per andare su strada, come il faro rettangolare con luce a led montato sotto la tabella porta numero sulla forcella.

Però questa moto intriga, conquista e corrompe, perchè può far avvicinare chiunque al flat-track con molto poco. Siamo solo curiosi di vederla quanto prima in quello che dovrebbe essere il suo habitat naturale: gli ovali in terra battuta!

UP: il doppio scarico
DOWN: gli indicatori di direzione troppo bassi


 


sabato 21 giugno 2025

Dieci anni!!!!!


Quando, dieci anni addietro, decisi di aprire questo blog dedicato allo Sportster, avevo altri progetti in mente. Ero mosso dalla passione, ma anche dal desiderio (diventato poi vano) di farne un lavoro. La strada ha poi preso altre pieghe, ma questo blog è rimasto nel mio dna, così come ho nel dna lo Sportster, sebbene la vita sia strana e non è detto che continuerò a girare all’infinito con queste moto…..

Dal lontano 1992, quando mio padre mi comprò il primo 883 (trasmissione finale a cinghia, cambio a cinque rapporti e serbatoio peanut da 8,5 litri….) ho avuto la sensazione che questa moto in qualche modo avrebbe fatto parte di me. 

I primi tempi, come per molti, il sogno per me era rappresentato dai grossi “1340”. Poi qualcosa iniziò a cambiare e, senza nemmeno rendermene conto, iniziai a documentarmi sempre più sullo Sportster. La nascita della rivista Freeway Magazine nel 1994 (se non ricordo male) mi permise di accrescere le mie conoscenze su questa moto. Poi mi aiutò molto frequentare la Numero Uno di Roma dove vedevo in continuo modifiche ed elaborazioni.

Ricordo con piacere che ad un certo punto ero diventato un vero e proprio catalogo vivente di parti speciali dedicate allo Sportster.

Questo blog per me ha rappresentato anche un modo di mettermi alla prova con qualcosa di tutto mio. 

Purtroppo sono abituato, da buon sportivo, a misurare tutto in termini di risultati, sebbene questo approccio non sia sempre il più corretto.

E se dovessi misurare la gioia di aver creato questo blog unicamente con i risultati ottenuti (che per me sono le due “D” ovverosia Denaro e Diffusione) dovrei essere affranto per la mia assoluta incapacità in tal senso.

Come detto, non è sempre corretto misurare tutto in termini di risultati, come il rapporto tra le risorse impiegate e gli obiettivi prefissati che si sono raggiunti.

Ogni tanto bisogna aggiustare il tiro, regolandosi di conseguenza e guardando le faccende da altre prospettive per non rimanere perennemente delusi, senza tener conto della realtà dei fatti: che forse un blog di questo tipo non è il più adatto per gli scopi che inizialmente mi ero prefissato.

Vedendo la faccenda in maniera serena ed obiettiva, debbo essere contento del fatto che 1957legend mi ha permesso di coltivare la mia passione per le moto (lo Sportster in particolare) senza alcun vincolo e mi ha permesso di continuare a studiare documentandomi sul tema (ritengo lo studio un elemento fondamentale al pari dello sport e della preghiera per lo sviluppo dell’essere umano), trasmettendo la mia passione senza filtri.

Mi auguro che 1957legend sia piaciuto a quanti vi si sono imbattuti! 


martedì 17 giugno 2025

The answer!!!!! XL 1200 CX Roadster

the answer sportster 1200 flat track by hd parma

the answer sportster 1200 flat track by hd parma

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Roberto Demaldè e la crew di HD Parma strabiliano ancora una volta con questo Sportster assai apprezzato nella Battaglia dei Re del 2019.


Il nome dato a questo Sportster contiene il “perchè” alla sua creazione. E' la risposta che il buon Roberto, in qualità di dealer HD, vuol dare al vuoto che la Company non si decide a colmare: uno Sportster con le ruote artigliate.

Come sulle precedenti creazioni, non si tratta di una moto da portare in bella mostra in qualche “salotto” (anche se è molto curata), ma di un mezzo da utilizzare tutti i giorni, dove l'aspetto prestazionale è stato esaltato migliorando alcuni aspetti del modello di riferimento.

La base di partenza è una Roadster 1200, rivisitato in chiave flat-track. Una delle caratteristiche principali di questo tipo di moto è data dalla presenza di cerchi da 19 pollici. 

Sul modello di serie i cerchi sono da 19 pollici all'anteriore e da 18 al posteriore (su quasi tutti gli altri modelli Sportster il cerchio posteriore è da 16 pollici, mentre sul Superlow è da 17). Ragion per cui il cerchio posteriore viene sostituito con uno da 19 pollici, della stessa misura di quello anteriore.

Se la forcella non subisce alcun intervento, posteriormente gli ammortizzatori di serie lasciano il posto a degli Screamin'Eagle Piggyback. Poiché il 1200 dello Sportster è ricco di coppia e potenza, per non comprometterne l'affidabilità si monta un filtro dell'aria aperto Screamin'Eagle Stage 1,  abbinato ad uno scarico due in uno Vance & Hines.

Bellissima è la linea data dalla scelta di adottare il serbatoio del carburante di un Forty-Eight debitamente modificato, abbinato ad un codone da flat-track con faro a led integrato. Il tutto è stato armonizzato in modo da avere una linea pulita e senza interruzioni. Ottima la scelta del faro anteriore, così come lodevole è l'abbinamento cromatico.

Saremmo curiosi di sapere se Roberto deciderà di realizzarne una piccola serie, magari provvedendo anche ad omologare il cerchio posteriore da 19 pollici.

UP: una vera moto da flattrack 

DOWN: perchè non è stata fatta una piccola serie ?????



mercoledì 11 giugno 2025

Real Racing Genes - Sportster 1200 Cx Roadster


 



Il terribile “Corkscrew”, una delle curve più temibili a livello mondiale che si trova sul circuito statunitense di Laguna Seca. Qui sorpassi epici fanno storia, così come alcuni personaggi del mondo delle corse a due e quattro ruote come Ben Bostrom, chiamato il “Mostro della Laguna” ed anche “The King of the Corkscrew”, noto pilota californiano del Mondiale Superbike degli anni novanta che in questo circuito costruì parte della sua fama.

Proprio da queste parti arriva lo Sportster 1200 Cx Roadster preparato dal dealer Thunderbike Harley-Davidson.

Poche concessioni ai fronzoli ed uno stile minimalista dal puro spirito racing.

Gli interventi non sono stati molti (la moto è praticamente di serie), ma assai ricercati.
Il motore è stato liberato un poco (con necessario aggiornamento della centralina) in seguito all’adozione di un filtro dell’aria Screamin’Eagle ed uno scarico completo Zard, una delle aziende leader nella produzione di scarichi per motociclette (quasi tutte le aziende leader del settore sono italiane ed il “Made in Italy” è un vero e proprio “must” negli States……).

Ciclistica ed impianto frenante sono di serie.

Si è intervenuto molto a livello stilistico.

Occhi attenti avranno notato che il serbatoio di serie da 12,5 litri è stato sostituito con un “peanut” da 8,5 litri. Al posto del gruppo parafango-sella originale è stato montato un codone anche esso marchiato Screamin’Eagle, ma stretto nella parte posteriore in modo da renderlo più aerodinamico. 

Proprio il fattore aerodinamico ha condizionato la scelta del cupolino e del montaggio di due semi-manubri direttamente sulla forcella ed un paio di comandi arretrati.

Up: progetto affascinante e poco dispendioso

Down: un paio di ammortizzatori leggermente più alti erano indispensabili

martedì 3 giugno 2025

Vulcano!!!!! - Sportster 1200 CX Roadster

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada

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HD Granada offre la sua visione del 1200 Roadster.


Mai nome poteva essere quanto più azzeccato. Quando mi sono imbattuto in questo Sportster costruito in Spagna ho capito subito che non si trattava di una vera preparazione racing ma, per lo più, di un bel lavoro a livello estetico. Nonostante ciò la moto mi è piaciuta non poco. Non so se dipenda solo dall'abbinamento cromatico, ma sembra di essere al cospetto di una vera moto da corsa pronta a dar filo da torcere ad altre moto ben più competitive. 

Eppure, guardando bene, si nota che, a parte lo scarico due-in-uno di tipo artigianale, il filtro dell'aria Screamin'Eagle aperto, gli ammortizzatori posteriori e qualche altro particolare come le pedane arretrate, la moto ha ben poco a livello tecnico per poter parlare di una trasformazione racing. 

Il codone proviene dal vasto catalogo ufficiale HD (come anche i semi-manubri). Costruito appositamente è stato solo l'ampio cupolino che dona un sicuro effetto scenico.

UP: lo spirito corsaiolo

DOWN: qualche altro accessorio 

martedì 27 maggio 2025

Flaming Flag

flaming flag sportster cafe racer by hd makinostra

flaming flag sportster cafe racer by hd makinostra

flaming flag sportster cafe racer by hd makinostra

flaming flag sportster cafe racer by hd makinostra


Dalla penisola iberica arriva questo Roadster rivisto in chiave cafe racer!!!

Quando la crew di HD Makinostra (….non nuova a queste preparazioni....) ha ideato la moto, l'aspetto principale doveva essere un notevole impatto estetico che richiamasse in maniera inequivocabile le vecchie cafe racer. 

Verniciatura e sovrastrutture in bella evidenza sono il tema centrale di tutta l'elaborazione, poiché a livello tecnico, a parte lo scarico due-in-uno ed il filtro dell'aria Screamin'Eagle, il 1200 Roadster non ha subito interventi. 

Nel creare il serbatoio del carburante (in materiale composito) si è cercato di ottenere un marcato aspetto  “old” che richiamasse le unità presenti sulle vecchie moto da endurance. Il profilo, infatti, è basso e molto lungo, con incavi nella zona delle ginocchia e la forma che si allarga in quella centrale. Anche il codone (rigorosamente monoposto) è costruito con questa precisa finalità.

Nonostante gli intenti non mi convince la verniciatura. Avrei evitato di disegnare la bandiera a scacchi sul serbatoio del carburante mentre, al contrario, mi piace molto la calotta del faro in tinta con la carrozzeria. 

UP: stilisticamente indovinato

DOWN: l'eliminazione dei supporti del parafango posteriore

martedì 20 maggio 2025

FS1200R - Sportster 1200 CX ROADSTER

fs1200r sportster 1200 roadster flattrack

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fs1200r sportster 1200 roadster flattrack

fs1200r sportster 1200 roadster flattrack

Da Speed & Custom arriva questo interessante Sportster da flattrack.


C'è molto di italiano in questo Sportster, dato che è stato costruito in collaborazione con i ragazzi di Free Spirits (l'azienda italiana produttrice di molte parti speciali per Harley-Davidson e non solo....) e proprio per questo, in qualche modo, mi piace ancora di più. Non si è trattato di prendere parti e montarle su una moto, ma di studiare il progetto con l'azienda italiana.

La lista è lunga: forcellone, sotto telaio in vetroresina originariamente creato per l'XR1200, risers del manubrio, pedaline ecc 
Qualche altro componente è stato realizzato a mano , come le tabelle porta numero ed il codone in alluminio,  qualche altro è stato prelevato tra gli “avanzi” dell'officina, come il serbatoio del carburante di una Street Rod 750, che si trova più infossato sul telaio, offrendo una linea più pulita a differenza di quello originale. 

Per creare una vera moto da ovale in terra battuta, si è dovuto ricorrere alla sostituzione del cerchio posteriore con uno più grande del diametro di 19 pollici (come all'anteriore) ed al montaggio di pneumatici specifici (Dunlop DT3 flattrack). Questa scelta ha permesso di avere un assetto uniforme senza dover lavorare troppo sulla lunghezza degli ammortizzatori o della forcella, sebbene al posteriore si sia optato per degli Ohlins Blackline che alzano un poco il retrotreno.

Sul motore sono stati utilizzati gli stessi accorgimenti riservati alla ciclistica: pochi interventi e ben mirati: il filtro dell'aria proviene dal ricco catalogo Harley-Davidson ed è stato girato all'indietro per richiamare la linea della “Alloy XR750” (quella della seconda serie con le testate in alluminio ed il doppio carburatore) e sono stati montati due scarichi alti interamente progettati in casa e rivestiti di ceramica.
La verniciatura rosso pastello esalta ancora di più questo 1200 Roadster di ultima generazione. 

Una vera moto da flattrack che si può tranquillamente replicare in casa senza spendere una fortuna!!!!!!   

Up: il forcellone posteriore

Down: i terminali che sparano verso l'alto

martedì 13 maggio 2025

Desert Wolf! - XL 1200 CX ROADSTER

desert wolf sportster 1200 el solitario




"Il lupo del deserto" è apparso qualche tempo addietro, ma merita assolutamente di essere riproposto in questa torrida estate, dove qualche escursione sulla sabbia potrebbe rappresentare un modo per affrancarsi anche dalle ristrettezze della pandemia. Contrariamente a molte elaborazioni di Sportster “da sabbia”, questa volta è stato scelto un modello post-2003 (con il telaio allargato nella parte centrale e posteriore ed il motore montato su supporti elastici che aumentano il peso globale della moto di quasi 50 kg), più precisamente un 1200 Roadster che è stato elaborato pesantemente in vista di una traversata nel deserto, privilegiando quindi l’aspetto funzionale rispetto a quello estetico. Non che sia una moto brutta. Anzi e molto bella, ma esce fuori dai canoni tradizionali a cui si è abituati. 

Per riuscire a compiere una vera e propria spedizione in Marocco per quasi 3000 km nel deserto (ne sono stati preparati diversi esemplari), David Borras alias El Solitario, ha dovuto elaborare lo Sportster secondo precisi criteri (la verniciatura non è tra questi….).

Prima di tutto bisognava aumentare la luce da terra. Forcella ed ammortizzatori forniti da Ohlins sono stati fondamentali per questo scopo. La moto doveva avere poi un comportamento “neutro” sulla sabbia. Si è ricorso all’utilizzo di una coppia di cerchi Kineo da 19 pollici con pneumatici Dunlop da flat-track. Per evitare problemi al motore e rotture varie, era indispensabile anche pensare ad uno scarico dalle forme differenti. L’italiana SC Project ha studiato appositamente uno scarico alto due-in-uno con terminale a cono, dotato di retina finale. 

Non meno importante è stata la scelta dell’impianto di illuminazione (doppio faro della PIAA) e set di bagagli (con il portapacchi per il parafango) fornito dalla Kriega. E la sella di pelliccia nera ????? Una splendida trovata in puro stile El Solitario!!!!!! 


 

martedì 6 maggio 2025

Cafe Racer Became! - XL 1200 CX ROADSTER

cafe racer became by hd helsingborg side right

cafe racer became by hd helsingborg engine

cafe racer became by hd helsingborg tank

Nel presentarvi alcune delle moto partecipanti alla “Battaglia dei Re”, questa volta ci siamo spinti a Nord dell'Europa......

 

…...e precisamente in Scandinavia! Contrariamente a quanto si possa pensare (anche se il titolo del post in questo senso è eloquente....) non ci troviamo dinanzi alla classica trasformazione in stile chopper con lunghe forcelle,  prerogativa dei vikinghi, ma ad una brillante cafe racer, costruita pensando alle moto che correvano nel “Classic TT Racing” parecchi anni addietro.

La maggior parte del lavoro ha riguardato la costruzione del serbatoio contenente il carburante e il modellamento della parte posteriore del telaio, che è stato necessario rivisitare per montare il corto codone. Gli altri interventi sono stati praticamente di routine tramite il montaggio di una coppia di ammortizzatori posteriori più performanti, uno scarico due-in-uno ed un filtro dell'aria con tromboncino in alluminio.

Ciò che ha colpito di questa moto è stato il grosso serbatoio e la posizione di guida delle vecchie cafe racer, abbinata ad una verniciatura con toni metallici che non passa di certo inosservata.
Onestamente non ci saremmo aspettati una cafe racer così interessante costruita in Svezia.


UP: il serbatoio del carburante
DOWN: il colore della sella stona troppo



 


martedì 29 aprile 2025

La Skeggia! - XL 1200 CX Roadster

la skeggia 1200 roadster by hd parma side right

la skeggia 1200 roadster by hd parma side left

la skeggia 1200 roadster by hd parma rear

 

Roberto Demaldè e la crew di HD Parma con questa moto ci portano indietro nel tempo e, precisamente,  agli anni novanta.

 

Quando, tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, arrivarono le prime Harley-Davidson in Italia e venne strutturata la rete di importazione e vendita, la Numero Uno ed il suo  “vate” Carlo Talamo avviarono anche le prime trasformazioni.
Si trattava di moto elaborate attingendo a piene mani dal catalogo ufficiale e senza apportare stravolgimenti di sorta al mezzo. Spesso gli interventi erano pochi e ben mirati, il cui risultato finale era anche quello di incrementare il valore della moto.

Come tutti sanno, nel tempo, il fenomeno della customizzazione è andato nelle più svariate direzioni perdendo, per lo più, i connotati di quell'epoca.

“La Skeggia” recupera lo spirito di quegli anni e la matrice indelebile delle moto preparate dai dealer. Niente telai segati. Niente stravolgimenti, ma solo affinamenti atti a migliorare le caratteristiche delle moto. 

In questo senso, Roberto Demaldè sembra aver studiato alla scuola di Carlo Talamo, essendo riuscito ad esaltare il carattere sportivo della sua Roadster 1200 attraverso pochissimi interventi, tra i quali dobbiamo segnalare gli ammortizzatori sportivi, lo scarico due-in-uno RSD (….molto in voga in questo periodo tra i dealer....) e lo splendido filtro dell'aria costruito in casa (molto belli anche i para steli delle forcelle). Peccato per la verniciatura anonima che non rende merito a “La Skeggia”, anche se si farà lo stesso molto apprezzare nella  “Battaglia dei Re”!


UP: filtro dell'aria
DOWN: verniciatura anonima