Il chopper può rappresentare una vera e propria ossessione per molti. Non solo uno stile di vita legato ad una specifica cultura o movimento, ma qualcosa che va oltre.
Il chopper, per la sua essenza, è un tipo di moto svincolato da logiche razionali. Questo comporta che spesso vengano seguite strade del tutto particolari.
Se vediamo questo Sportster XLH del 1974, notiamo un mezzo molto compatto, estremamente semplice, ma non altrettanto bello alla vista. Soffermandoci sui vari particolari a volte si ha l'impressione di un progetto non definito. Di una moto costruita montando pezzi di vario tipo, prelevati a caso da qualche altra moto. Come se si volesse costruire una rat-bike.
A parte il telaio rigido Paughco abbinato alla forcella originale debitamente accorciata, abbiamo due cerchi in lega da 19 pollici all'anteriore (freno disco con pinza HD a quattro pistoni) e 18 pollici al posteriore (con freno a tamburo).
Il motore è rimasto di serie, salvo il montaggio di un filtro dell'aria aperto e di uno scarico due-in-uno appositamente realizzato, per liberare qualche cavallo in più.




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