Non capita spesso di imbattersi in customizzazioni “giuste”, cioè in quel genere di moto che, non appena viste, fanno pensare a quanto siano fatte bene, anche se poi qualche dettaglio lo vorremmo cambiare.
Questo Sportster XLCH arriva direttamente dal 1970, riprendendone i concetti ed ispirandosi, per lo stile, agli Sportster con cui Evel Knievel compiva le sue esibizioni.
La verniciatura asimmetrica balza subito agli occhi, con il metalflake arancio e blu sfumato su carrozzeria bianco perla e tratti psichedelici. Carrozzeria interamente in alluminio composta da codone e serbatoio del carburante in puro stile flattrack, abbinata ad un largo manubrio dotato di traversino.
I cerchi sono originali ma nuovamente raggiati e lucidati, così come tutte le parti in metallo.
L’avantreno è dotato di forcella Ceriani, sulla quale è stata montata una mascherina in ferro battuto contenente due fari rettangolari, sovrapposti, ma disassati (elemento caratteristico dei chopper anni settanta….). Gli ammortizzatori posteriori, invece, sono Ohlins con possibilità di regolazione dell’interasse. L’altezza del veicolo è stata variata più volte per ottenere un bilanciamento ottimale nella guida.
Il motore, tutto originale ed interamente revisionato, ha beneficiato di qualche cavallo in più grazie a carburatore Dell’Orto e scarico due-in-uno libero realizzato a mano.
UP: progetto entusiasmante
DOWN: vorremmo vedere più elaborazioni come questa!!!!





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